| Descrizione | al fine di: 1)	in piena coerenza con le riforme avviate dal Governo per la modernizzazione della Pubblica Amministrazione basare il completamento del processo di riforma della Difesa sui seguenti principi: a.	organizzazione per funzioni strategiche; b.	unicità di comando affiancato a direzione centralizzata ed esecuzione decentrata; c.	efficienza e economicità di funzionamento; 2)	proseguire il processo di riforma del modello di difesa, con l'implementazione dei provvedimenti previsti dai decreti legislativi 28 gennaio 2014, n. 7 e n. 8;  3)	perseguire l'obiettivo di un'unica forza integrata più economica rispetto all'attuale, giovane, numericamente flessibile e ben preparata professionalmente;  4)	proseguire la revisione della struttura del personale in modo che sia caratterizzata da un'ampia base con compiti operativi, da un corpo di quadri intermedi ben proporzionato e diversificato e da una dirigenza, in particolar modo quella apicale, relativamente contenuta nei numeri; 5)	completare gli studi, sperimentare e introdurre un nuovo 'Modello Professionale'; 6)	completare gli studi relativamente alle nuove modalità di reclutamento, rafferma, avanzamento e progressione di carriera ed avviare il processo di implementazione;  7)	per tutto il personale, completare gli studi ed avviare il processo di revisione dei principi e delle norme riguardanti le promozioni, escludendo quei criteri esclusivamente basati sull'anzianità; 8)	completare gli studi per nuove dinamiche salariali compatibili con quelle generali dell'azione di Governo sull'impiego pubblico;  9)	studiare percorsi di carriera flessibili e forme di lavoro part-time, sia a tempo determinato sia indeterminato; 10)	dare impulso ad una strategia di valorizzazione della professionalità del personale civile del Dicastero a tutti i livelli dell'organizzazione; 11)	continuare a dare piena attuazione alle attività di valutazione individuale del personale civile dirigente della Difesa, in ottemperanza allo specifico Sistema di misurazione e valutazione della performance;  12)	assicurare la piena attuazione del Sistema di misurazione e valutazione del personale civile non dirigente della Difesa;  13)	proseguire con l'ammodernamento delle procedure di programmazione, gestione e rendicontazione delle risorse e dei servizi svolti e rafforzare gli strumenti e i metodi di lavoro per garantire un'efficace valutazione interna sul raggiungimento degli obiettivi; 14)	orientare la spesa del Dicastero per valorizzarne l'aspetto qualitativo in coerenza con la spending review, per concentrarsi sulle attività di 'core business' della Difesa; 15)	per completare la riforma avviata dal Ministro Andreatta nel 1997, rafforzare la direzione politica del Ministro della Difesa nonché la capacità di direzione unitaria del Vertice militare; 16)	ridurre le risorse destinate alle funzioni amministrative e di supporto, privilegiando la componente operativa; 17)	procedere con la semplificazione e l'armonizzazione del corpo normativo che regola il quadro giuridico generale di riferimento per la Difesa; 18)	nell'ambito della gestione del patrimonio demaniale, continuare con nuovo impulso nel processo di verifica delle reali esigenze e all'individuazione di quelle aree non più necessarie; 19)	proseguire in modo incisivo l'opera di razionalizzazione ed ottimizzazione del patrimonio infrastrutturale della Difesa; 20)	valorizzare la qualità dei servizi resi attraverso la progressiva semplificazione ed automazione dei processi e delle procedure interne, l'adeguamento ed il controllo del rispetto dei tempi procedimentali, la progressiva definizione di appropriati indici di andamento gestionale; 21)	continuare a dare attuazione agli adempimenti in materia di prevenzione della corruzione e promozione della trasparenza e dell'integrit | 
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